Il paziente che accede per la prima volta agli ambulatori o al Day Hospital della Clinica Oncologica di Ancona con diagnosi sospetta o confermata di tumore del pancreas viene preso in carico dagli Specialisti dedicati che procedono ad una visita medica, comprendente di una raccolta di informazioni sulla salute del soggetto e la sua storia clinica (anamnesi patologica prossima e remota) ed un esame fisico non invasivo atto ad individuare elementi utili all’inquadramento diagnostico.

L’ecografia addominale è in genere il primo esame eseguito, soprattutto quando la malattia esordisce con ittero, ma l’indagine diagnostica più accurata per la diagnosi e la stadiazione di malattia è rappresentata dalla TC torace/addome. Tale esame consente di valutare il livello di infiltrazione locale della neoplasia e i rapporti del tumore con i vasi arteriosi, dato indispensabile per un corretto giudizio di resecabilità. La TC è inoltre in grado di dare informazioni su eventuali linfoadenopatie, malattia peritoneale e presenza di eventuali metastasi intra-addominali o toraciche.

La RMN ha anch’essa un’alta sensibilità, specificità ed accuratezza nell’esprimere un giudizio di resecabilità in virtù dell’elevata risoluzione di contrasto tra la ghiandola e il tessuto adiposo circostante, oltre ad essere un ausilio alla TC nell’individuare la presenza di malattia extraepatica.

La PET con FDG trova indicazione quando vi sia il sospetto di ripresa di malattia, con TC e RMN negativi e nella conferma di una remissione completa clinico-radiologica.

L’ecoendoscopia può essere utile per valutare il coinvolgimento dei vasi o dei linfonodi, per eseguire prelievo bioptico con ago sottile e accertamento cito-istologico, indispensabile in caso di malattia localmente avanzata o metastatica. In alcuni pazienti con sospetto di adenocarcinoma pancreatico resecabile è ragionevole procedere direttamente con l’intervento chirurgico senza eseguire campionamenti tissutali.

In alcuni casi, il Ca19.9 (marker tumorale) può risultare particolarmente elevato in una quota significativa di pazienti con carcinoma pancreatico e risulta di aiuto alla diagnosi, per il monitoraggio dei trattamenti e nel follow-up.

La laparoscopia esplorativa può essere indicata nei pazienti candidati alla chirurgia ma con livelli di Ca 19.9 elevato allo scopo di escludere localizzazioni secondarie di malattia sia peritoneali che viscerali non visibili agli esami strumentali.