Il paziente che accede per la prima volta agli ambulatori o al Day Hospital della Clinica Oncologica di Ancona con diagnosi sospetta o confermata di epatocarcinoma viene preso in carico dagli Specialisti dedicati che procedono ad una visita medica, comprendente di una raccolta di informazioni sulla salute del soggetto e la sua storia clinica (anamnesi patologica prossima e remota) ed un esame fisico non invasivo atto ad individuare elementi utili all’inquadramento diagnostico.

Di solito il sospetto di epatocarcinoma viene quando, in un paziente cirrotico, si riscontra all’ecografia un nodulo epatico: se le dimensioni della lesione focale sono maggiori di 1 centimetro è raccomandato eseguire altre indagini (TAC o RMN con mezzo di contrasto o biopsia). Per queste dimensioni, infatti, una TAC o una RMN, entrambe con mezzo di contrasto, consentono di evidenziare caratteristiche del nodulo che lo distinguono dal resto del fegato cirrotico e quindi permettono di diagnosticare l’epatocarcinoma. Nel caso una o entrambe le metodiche non siano diagnostiche, è necessario eseguire una biopsia.

Nel caso in cui, in un paziente cirrotico, la lesione focale riscontrata all’ecografia sia di dimensioni inferiori a 1 cm si preferisce rimandare il paziente a monitoraggio ecografico ogni 3 mesi. In questi casi, infatti, le caratteristiche tipiche dell’epatocarcinoma, non sono evidenziabili né la TAC né la RMN e la biopsia è di difficile applicazione. Inoltre, un eventuale ritardo diagnostico, in questi casi, non altera significativamente le opportunità terapeutiche del paziente

Invece, se si evidenzia una lesione focale in un paziente che non è cirrotico, la biopsia dovrebbe essere sempre praticata.